Chi è la prima persona a cui ti rivolgi quando pensi di aprire un’attività?

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A chi ti rivolgi per primo quando vuoi aprire un’attività di business?

Ogni anno in Italia vengono aperte circa mezzo milione di attività (547.000 per la precisione nel 2019 fonte finanze.gov.it) di cui il 20% sono attività commerciali. Quando tu che sei un imprenditore stai per aprire una nuova attività a chi ti rivolgi?

Ho chiesto a Google e fatto una ricerca usando la parola chiave  “come aprire un’attività?” e questo è quello che ho visto.

ricerca come aprire unattivita

Sono rimasto sconcertato! Se la ricerca online è uno specchio di come le persone affrontano l’argomento, ho ricevuto la conferma del fatto che questo argomento viene affrontato nella maniera meno funzionale per raggiungere il successo. Si parte a considerare quelli che sono gli aspetti legali, commerciali e amministrativi dell’attività ma non quelli legati al “perchè” aprire un’attività e come comunicare cosa si vuole fare.

Da cosa partire per aprire un’attività.

Io in MindCo inizio ad analizzare il modello di business di un’attività esistente con due strumenti fondamentali per cercare di capire cosa ti muove ad aprire avere un’attività. I due strumenti sono il Business Model Canvass e i livelli logici di Robert Dilts che fanno parte della nostra metodologia.

Il primo strumento mi permette di rispondere a quella che per me è la prima domanda fondamentale quando apri o hai un’attività: “a chi migliori la vita con i tuoi prodotti o servizi?” semplificando “chi comprerà i tuoi prodotti e per quale motivo comprerà da te?” La seconda domanda è “cosa ti spinge a vendere i tuoi prodotti?”.

Queste due domande mi chiariscono la missione, la visione e la proposta di valore al mercato dell’azienda. Questi 3 aspetti vengono prima di quello che il business model canvass chiama struttura dei costi flusso e flusso di ricavi, prima di commercialisti, avvocati e fornitori.

Il cuore di un business è la proposta di valore e come comunicarla al mercato.

Nella mia esperienza partire dal Perchè (citando Simon Sinek) per arrivare al come è il percorso che ti fa percorrere meno rischi (economici, finanziari, emotivi) del partire dal cosa per andare al come dimenticando il perchè.

Perchè aprire un’attività?

Tutto parte da qui: “Cosa voglio fare per gli altri con la mia attività?”. Chiediti: “Mi interessa veramente quello che faccio, mi appassiona?”.

Considerando che tu che leggi hai 1 probabilità su 5 di voler aprire un’attività commerciale, sei pronto a voler lavorare oltre le 60 ore la settimana per vendere dei prodotti? Quei prodotti ti interessano realmente o stai solo cercando “guadagni facili” in un settore che al momento “tira”?. In quest’ultimo caso se sei così abile da scindere la parte emotiva da quella commerciale, stai usando la comunicazione corretta che usa i giusti canali e il giusto messaggio per cavalcare l’ultima moda?

Se “bari” con le persone, se la tua attività è uno specchio della tua confusione interiore, se non mangi e respiri quello che fai possono succedere 2 cose ( e ti parlo per esperienza personale fatta di 10 anni di  vita mia e di tanti imprenditori che incontro):

  • puoi essere così bravo da ingannare le persone e vendergli i tuoi prodotti ma dentro piano piano ti spegnerai perchè non farai qualcosa che ami. E fare qualcosa che non ami per qualche decennio come lo chiami, cosa ti porterà?
  • fallirai e la gente non comprerà te o i tuoi prodotti perchè non saprai comunicargli il loro valore perchè realmente neanche tu lo percepisci. Puoi parlare o vendere qualcosa che non capisci a qualcuno? Tu compreresti da uno che non sa di cosa parla?

Con chi parlare per primo quando vuoi aprire un’attività?

Vista la pagina di Google la prima persona, meglio la prima figura professionale, con cui un imprenditore italiano parla quando vuole aprire un’attività è il commercialista, poi l’avvocato e poi qualche associazione di categoria. Tutte persone che ti diranno come fare cosa ma non ti chiederanno come la maggior parte delle volte succede “perchè?”. E per aiutarti a disegnare la mappa del tuo fallimento ti chiederanno anche una parcella, bello vero?

Il come e il cosa sono importanti per aprire un’attività ma non ne sono l’anima, nel senso di principio di “movimento”. Molto spesso nemmeno la passione basta, è importante guardare non dentro di se ma alle persone. Il successo è la misura dell’utilità del proprio servizio o lavoro per gli altri. Il lavoro è solo una forma di scambio di energia e informazioni tra soggetti, il successo o i soldi derivano dalla quantità di persone che servi (scontriono medio basso per molte persone) o dall’unicità di quello che fai (scontrino alto per pochi). Le persone per comprare un prodotto o un servizio devono percepirne il valore/utilità per sè altrimenti non comprano. La storia del business è piena di prodotti sulla carta “superiori” battuti da concorrenti “inferiori” ma che vanno incontro ai gusti e bisogni delle persone.

Prima di investire decine o centinaia di migliaia di euro guidato da un esercito di commercialisti, avvocati, fornitori che pensano solo al loro guadagno non sarebbe meglio parlare con qualcuno del “perche” fare impresa?

Non pensi valga la pena parlarne per 2 o 3 ore spendendo l’1% di quello che può costarti un’attività con cui non “risuoni” con un Business Coach e fare chiarezza in te prima di passare all’azione?

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